domenica 1 aprile 2012

FORME CHE DIVENTANO ALTRO

Abel Auer crea mondi ironici alternativi su sfondi giocosamente malinconici. I dipinti, travolti da violenti colori fluorescenti, contengono elementi post-impressionisti (Gauguin, Van Gogh), mescolati a una surrealista organizzazione dello spazio. Auer utilizza paesaggi e ritratti come cornici, contorni certi entro i quali può giocare con forme diverse: organiche, geometriche, ornamentali, orientali o occidentali e le manipola affinché diventino qualcos’altro. E la pittura diventa astratta. “Quando inizio un dipinto non so cosa diventerà alla fine. Alcuni paesaggi appesi in verticale possono trasformarsi in ritratti”. Le forme prendono sembianze di altre forme, A diventa B e poco è quello che sembra.